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Kali Yuga

by Eva Milan

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1.
Prigioni 06:21
Tutte le mie prigioni bruciano nel mio corpo Oltre le mura scorre la barbara normalità Condannata al silenzio la grande solitudine Tutti i miei demoni cantano liberi (Questo è il punto in cui la preda non ha scampo L'innocente muore del suo stesso inganno) La riabilitazione è un atto dovuto alla civiltà dei mercanti che ti riciclerà Una cella sempre più stretta la tua oasi di libertà Non conoscerai tutti i miei demoni Non entrerai mai nella mia prigione Il mondo sta crollando Sento tutto il suo peso Le mie certezze ora sono solo catene Tutti i miei tribunali sentenziano contro di me Non uccide il dolore ma il furto della dignità Eravamo santi, poeti e naviganti Nel mondo virtuale fummo guerrieri Eravamo santi, guerrieri e naviganti La guerra della rete ci fece ostaggi Salvi i disertori con l'arma del silenzio La guerra era virtuale ma il sangue fu reale Costi quel costi non siamo più disposti Costi quel costi non siamo più disposti
2.
Hell Hell Hell... Come spaccare le sbarre della propria cella se hanno forma di pelle Essere una prigione le cui chiavi sono in uffici, ospedali, cazzo di chiese contro il disordine del Creato Sei la tua prigione, e non lo hai scelto tu Un distante Universo dentro la sua sterile indicibile veste senza identità Hell Care Trade, Hell Hell Hell Con quale prodigiosa forza posso spaccare la mia pelle e restare me stesso umiliandovi uno ad uno Nel suo limbo immemore è l'inganno degli Déi teso a disconoscerti dall'Umanità Nell'efficacia della cura è riposta ogni speranza aggrappata ad un camice distaccato il suo candore fa fede al protocollo la certezza del Sistema Poi di colpo tutto crolla
3.
Way Out 05:29
Where is the world going I am not following... Damages like a chain reaction The only Way Out is just a step back But I am from the same kind Should I reject myself? I am not staying on a dead end train I am taking a different way In this mess None is innocent The game is you take it or die We're all trapped in a dead lane What went wrong in Evolution (looking for) A Way Out The blind faith in the world The blind faith in the Future Searching its own way Life will find its own way I will search my own way Life will find its own way
4.
Chi c'è in corsa per la normalizzazione Chi si è messo in gioco per la causa Da una parte all'altra dello schieramento Chi dissente, chi manovra, chi sostiene Chi diserta lo spettacolo sociale Nasconditi... Nel Mondo Bipolare Un po' snob incompatibile disadattato Perso nel suo incanto disarmonico Al ruolo stabilito non mi so adattare Non trovo posizione Nel Mondo Bipolare Nasconditi... Nel Mondo Bipolare C'è una guerra tra poveri e una tra i Potenti Armano eserciti di dissidenti Chi gioca a dividere i movimenti Utili idioti peggio degli Indifferenti E' bastato uno sguardo sul baratro Per ritrovarsi nell'abbandono L'abbandono di un sogno Un gioco, truccato fino all'osso Ritrarsi dall'oblio e voltarsi All'orizzione cieco, inumano Al suo incedere barbaro Su terre e corpi Radici aggrappate alla resa Private all'apice, inaridite, mute Disertori, funamboli arretrati ai margini improvvisano mondi in bilico tra la resistenza e il vuoto A carte scoperte si manda all'aria il gioco Insieme ai colori, ai sapori estinti si porti in salvo l'insofferenza Per l'incanto perduto l'inganno e l'assenza di ingovernabile comunanza
5.
Strane Danze 05:21
Caduta di una civiltà Fine di un viaggio nato per dimenticare Parlo di nulla come il cielo Grandina mentre il tempo muore Strane Danze muovono la Terra Hanno perso le radici Scomode Ombre invisibili si alzano sul tuo orizzonte libero Non c'è dolore all'Alba E non c'è calma, no Non c'è calma Strane Danze muovono la Terra Hanno perso le radici Scomode L'Ignara Civiltà.. La fine del suo Tempo E Strane Danze muovono la Terra Guarda a valle Verso la città Nel fuoco elettrico danza Movimentata non sa Comunicare
6.
Restare Umano Oltre i tuoi confini La voce, un richiamo Una Terra Brucia il silenzio nel suo recinto Un sogno oscenamente infranto Nell'Utopia del suo abbraccio Urgente Il suo cerchio Segnato indelebile Le terre i mari e i cuori Si aggrappano l'un l'altro Un sogno oscenamente infranto Nell'Utopia del suo abbraccio Urgente
7.
Liberati di te E del tuo desiderio futile Regalati un'idea Che ti salvi dalla schizofrenia Universi Paralleli Ci tengono in trappola Microcosmiche prigioni Information Guerrilla Sparano su di noi Le ferite non le vedranno mai Arrivano gli eroi Solite commedie soliti trofei Universi Paralleli Ci tengono in trappola Microcosmiche prigioni Information Guerrilla
8.
Salvi 06:05
Salvi... altrimenti Salvi Via dall'alta marea Via dai confini alienanti Via dagli occhi inermi carichi di narcosi di cui non conosco i saperi e che non hanno sogni diversi dai desideri indotti E non è mai il tempo giusto per pensare, per agire senza ipotesi di colpa senza il calcolo della convenienza ma solo l'ardore a ritrovarsi Salvi Noi siamo Altrove noi siamo già Salvi
9.
Sanyasin 04:56
I have seen too much going on I have seen too much to be done And I am just in time to leave leave it all But I am still in Love I am still in Love Coming down to my void And I will be disappeared From the World But I've seen so much Faith on you And I have seen so much Faith on you And I've seen so much faithfull And I 've seen so much Faith from you Something is wrong Something is not too late Something's good But is not enough Something's good but has gone too late Something's good but is not enough And I have seen All your fears growing up And I have seen All your rage taking over And I have been Too much late to be gone And I have seen All the World as it is And I have seen so much Faith from you And I have not been enough Faithfull Something's wrong But it went too far Something's wrong But it's not too late Something's good but is not enough Something's going too far

about

"Kali Yuga", metafora apocalittica ripresa dalla profezia induista delle antiche scritture dei Veda, è l'"Età Oscura", un tempo in cui i valori progressisti della civiltà occidentale conquistati nel ventesimo secolo tracollano inesorabilmente sotto i colpi inferti dalle dinamiche geopolitiche e le egemonie culturali prodotte dalle potenti forze che governano il mondo globalizzato, abbandonando l'Umano nel caos, nella cecità collettiva, nella perdita di memoria e saperi, e infine nella barbarie di un nuovo Medioevo tecnologizzato. Un nuovo ordine disumanizzante che produce muri, prigioni e recinti mentali e materiali, rivoluzioni e conflitti teleguidati, decadimento culturale e intellettuale, e su tutto sovrasta l'"Information Guerrilla", uno tsunami mediatico prodotto della "società dello spettacolo", che genera conflitti ed eventi catalizzanti di tutti i rapporti sociali. Un mondo perduto in cui si barcamenano alcuni resistenti, cercando vie d'uscita e nuovi mondi di "umani", invisibili in bilico come "disertori funamboli", gli unici che pur soccombendo resteranno esistenzialmente "salvi".

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“Kali Yuga”, an apocalyptic metaphor inspired from the Hindu profecy of ancient Veda scriptures, is the “Dark Age”, an age during which the progressive thinking of the western civilization achieved in the twentieth century inexorably collapses under the blows inflicted by the processes of the geopolitical and cultural egemony of the powers ruling the globalized world, leaving the Human in the chaos, the collective blindness, the loss of memory and knowledge, and ending up into the barbarity of a new technological Middle Age. A new dehumanized order building walls, prisons, mind and physical fences, teleguided revolutions and wars, intellectual and cultural decline, while the Information Guerrilla stands above, a media tsunami produced by the Society of the Spectacle, generating catalyzer events and conflicts in all social relations. A lost world, where a few resisting rebels cope in the search of rescuing ways out and new human worlds, precarious invisible ones like deserter tightrope-walkers, the only ones who will be existencially safe.

credits

released September 9, 2015

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Eva Milan - "Kali Yuga", SubTerra Label
Prodotto da Eva Milan e Alex Bolatti
Registrato e missato da Eva Milan
Hanno collaborato: Marco Mattei, Francesco Petetta (Hyaena Reading), Marco Rovelli, Samuele Baglioni
Immagini di copertina e booklet di Paola Pavese.
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about

Eva Milan Rome, Italy

Underground musician and poetress active in Rome since early 90s, former singer of Nemesis and Stoika, has released her 3 self-produced albums, "Fuori Dal Mondo" (2007), "Totem" (2009) and "Kali Yuga" (2015), under Creative Commons. She has also been longtime involved in the italian independent journalism and activism environment as a libertarian media activist and critic. ... more

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